Intesa Sanpaolo prima banca in Italia "Dyslexia Friendly"
Intesa Sanpaolo è la prima banca italiana a ricevere la certificazione di “Dyslexia Friendly Company” assegnata da Fondazione Italiana Dislessia.
Il riconoscimento giunge al termine di un percorso di circa 12 mesi, durante il quale Intesa Sanpaolo si è impegnata per adeguare e migliorare i propri processi interni allo scopo di favorire le condizioni lavorative e l’emergere dei talenti dei dipendenti con disturbi specifici dell'apprendimento, applicando il progetto DSA Progress for Work, ideato e sviluppato dalla Fondazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia.
“L’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo verso la dislessia è parte di un più ampio programma nell’ambito del sistema di welfare integrato, che negli anni si è evoluto superando i “pilastri” tradizionali per costruire, attraverso il costante confronto con le organizzazioni sindacali, soluzioni innovative per favorire l’inclusione ed accrescere la coesione e lo spirito di appartenenza di tutte le persone del Gruppo”, ha commentato Patrizia Ordasso, Responsabile Affari Sindacali Intesa Sanpaolo, che ha ritirato l’attestato.
“Intesa Sanpaolo ha dimostrato anche in questa circostanza la professionalità, l'impegno e la disponibilità che contraddistinguono questo grande gruppo. Lavorare in sinergia è stata un’occasione privilegiata di arricchimento reciproco; inoltre, considerando il numero di dipendenti, è stato anche possibile poter contare su una ricaduta importante in termini di social impact progettuale" aggiunge Susanna Marchisi, Vice Presidente di Fondazione Italiana Dislessia
“Intesa Sanpaolo ci ha positivamente sorpreso. Abbiamo potuto lavorare con un’azienda flessibile, disponibile e aperta al cambiamento, che ha accettato di mettersi in discussione. È, peraltro, insolito in questo tipo di progetti, interfacciarsi con l’area Welfare oltre che con la divisione HR; questo ha aggiunto ulteriore valore sociale e umano al progetto”, afferma Sara Bocchicchio, responsabile del progetto, con la supervisione di Enrico Ghidoni.
Si stima che i DSA interessino una percentuale fra il 3 e il 5% delle persone adulte. In Italia le persone con DSA sono più di 2 milioni, e ogni anno 12.000 persone con DSA cercano di inserirsi nel mondo del lavoro.
La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che un ambiente di lavoro dyslexia friendly permette non solo di compensare le difficoltà, ma anche di acquisire strategie di successo e di agevolare l’emergere delle potenzialità delle persone, facilitandone la crescita professionale.
FID e AID sono impegnate in diversi interventi mirati a far emergere il potenziale e i talenti delle persone con Dislessia e altri DSA, che possono rappresentare la chiave del loro successo lavorativo.
Attraverso DSA Progress for Work, sono state proposte alle aziende metodologie e strumenti utili ad individuare e valorizzare capacità e talento di un candidato o di un lavoratore con DSA. Ad oggi le aziende certificate “Dyslexia Friendly”, oltre ad Intesa Sanpaolo, sono IBM, Micron e la società di consulenza Axia.
Per promuovere l'inserimento lavorativo e la crescita professionale delle persone con DSA è stato inoltre realizzato Dyslexia@work, progetto rivolto ai giovani adulti con DSA strutturato in 3 fasi: incontri informativi, corsi di orientamento e colloqui di career-counseling. Obiettivo dell’iniziativa è supportare e guidare i giovani con DSA nella pianificazione e nell’attuazione di un progetto professionale, che consenta loro di sfruttare i propri punti di forza e le loro peculiarità.