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La diagnosi

Che cos’è la diagnosi dei DSA?

Quando un genitore sospetta che il proprio figlio o la propria figlia abbia un disturbo specifico dell’apprendimento deve rivolgersi al pediatra e agli insegnanti per valutare eventuali percorsi di potenziamento, al fine di risolvere le problematiche evidenziate.

Se l'attività didattica di potenziamento sullo studente risulta inefficace, bisogna fare, al più presto, una diagnosi di DSA, che consiste nel somministrare al bambino o alla bambina dei test per valutare:

  • intelligenza
  • capacità di scrittura
  • capacità di lettura
  • comprensione del testo
  • capacità di calcolo

A seguito di questi test, lo specialista incaricato redige una relazione che ne contiene i risultati. In caso di DSA, nella diagnosi sarà specificato che tipo di disturbo specifico dell’apprendimento è stato individuato (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) e le strategie e gli strumenti da adottare per permettere allo studente o alla studentessa di raggiungere un apprendimento efficace.

Chi può fare la diagnosi e a chi rivolgersi?

La diagnosi clinica, in Italia, può essere realizzata solo da psicologi (L.56/89) e medici (neuropsichiatri infantili), mediante specifici test standardizzati e condivisi, in linea con le indicazioni della Consensus Conference, del Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference e dell'Istituto Superiore di Sanità.

A seguito dell'accordo Stato-Regioni “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA)” del 25 luglio 2012, le singole Regioni hanno legiferato sulla materia. Alcune regioni hanno previsto la possibilità che la diagnosi venga effettuata anche da specialisti o strutture autorizzati dalla Regione.

Occorre quindi rivolgersi al Servizio Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva (TSRMEE), o all'Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile (UONPIA)  della propria Azienda Sanitaria Locale di riferimento o a specialisti privati autorizzati (laddove possibile).

Per informazioni aggiornate si consiglia quindi di contattare il servizio pubblico regionale di competenza. Per sapere a chi rivolgersi è inoltre possibile inoltre affidarsi alla sezione locale dell'Associazione Italiana Dislessia.

Quando può essere fatta la diagnosi di un DSA?

La diagnosi di dislessia e disortografia può essere fatta alla fine della seconda classe della scuola primaria, mentre quella di disgrafia e discalculia alla fine della terza classe della scuola primaria.

Prima di queste tappe del percorso scolastico, la varietà dei risultati dei test rende troppo difficile il discernimento di un disturbo specifico dell'apprendimento.

Aggiornamento della diagnosi

Seppur i DSA siano una caratteristica e quindi accompagnino la persona per tutta la vita, è necessario effettuare dei rinnovi diagnostici. La diagnosi è da interpretare come una fotografia, che permette di comprendere meglio quali sono le difficoltà e quali gli strumenti e le strategie da adottare.

La normativa di riferimento è l'accordo “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento” della Conferenza Stato-Regioni del 2012, che stabilisce che il profilo di funzionamento è di norma aggiornato:

  • al passaggio da un ciclo scolastico all’altro e comunque, di norma, non prima di tre anni dal precedente;
  • ogni qualvolta sia necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia.

A partire dai 18 anni di età è possibile ottenere una diagnosi presso centri pubblici o presso centri e specialisti privati accreditati che dispongano di una batteria di test adatta a valutare il profilo di una persona adulta.

In Italia esistono diversi servizi (pubblici o più spesso privati), dislocati nelle diverse regioni. Per trovare i riferimenti dei centri e degli specialisti più vicini a te, è possibile rivolgersi alla sezione provinciale più vicina dell'Associazione Italiana Dislessia.

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