Legge di Bilancio 2025: a rischio le agevolazioni fiscali sull'acquisto di strumenti compensativi per persone con DSA
Il disegno di legge di bilancio 2025, presentato il 23 ottobre scorso dal Governo al Parlamento, e ora all'esame della Camera dei deputati, contiene una norma che riduce sensibilmente le agevolazioni fiscali sull’acquisto di strumenti compensativi per persone con disturbi specifici dell’apprendimento.
Le agevolazioni, introdotte con la legge di bilancio 2018, e recepite all’interno del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR, art. 15, comma 1, lettera e-ter), hanno reso fiscalmente detraibili le spese sostenute per "L'acquisto di strumenti compensativi e sussidi tecnici e informatici, di cui alla legge 8 ottobre 2010, n° 170, necessari all'apprendimento", fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado e in presenza di un certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti acquistati e il tipo di disturbo dell'apprendimento diagnosticato.
Su tali acquisti i beneficiari hanno potuto finora godere di una detrazione ai fini IRPEF pari al 19% della spesa sostenuta.
La proposta di legge di bilancio 2025, che introduce modifiche rilevanti per le detrazioni fiscali, riduce sensibilmente il diritto di usufruire di questa agevolazione.
In particolare, l’articolo 2, comma 9, stabilisce limiti per la fruizione delle detrazioni sull’imposta sul reddito per i percettori di redditi complessivamente superiori a 75.000 euro, con parametri basati sul reddito e sul numero di figli nel nucleo familiare.
L’Associazione Italiana Dislessia chiede che venga ripristinata pienamente, nel corso dell’iter approvativo della legge di bilancio, la detrazione per le spese sostenute in favore di minori o maggiorenni con diagnosi di DSA fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado. L’obiettivo è garantire che tutti possano continuare a beneficiare di questo diritto essenziale, indipendentemente dalle nuove soglie di reddito.
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