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Come affrontare con serenità il rientro fra i banchi di scuola? Alcuni suggerimenti dei formatori AID a studenti, genitori e docenti, per partire con il piede giusto, in un'ottica di collaborazione

Pronti, partenza, via! i consigli di AID per l’anno scolastico 2023/2024

14 Settembre, 2023 - Tematiche: scuola, genitori, studenti, docenti

L’estate è ormai finita. Dopo tanti giorni trascorsi in casa o con gli amici, al mare o in montagna, con l’animo leggero e finalmente libero da tante preoccupazioni, è giunto il momento di ritornare tra i banchi di scuola. 

Quali pensieri, quali sensazioni popolano in queste ore la mente dei nostri ragazzi, in procinto di ricominciare un nuovo anno?

Sicuramente le domande che sorgono in questi giorni sono le più varie: ritroverò il mio professore preferito che mi aveva aiutato in tanti momenti di difficoltà? Quella professoressa ci caricherà sempre di tanti compiti? Riuscirò a far vedere che questa estate sono cresciuto e ora mi sento più forte…? Quanti compiti… e la chiamano estate...

La scuola come spazio di socialità e sperimentazione, in cui "fare squadra" e sviluppare le proprie potenzialità

In primo luogo, ci auguriamo che, nel momento in cui tutti gli alunni si siederanno in classe, al suono della campana, gli insegnanti siano consapevoli di questa grande effervescenza emotiva che, spesso, molti dei nostri ragazzi, cercano di tenere nascosta; e, soprattutto, li sappiano accogliere con le dovute attenzioni, proprio in funzione delle diverse caratteristiche di ognuno di loro. 

L’aspetto più stimolante è sicuramente quello della ritrovata socialità: staremo di nuovo insieme ai nostri vecchi amici, e certamente avremo la possibilità di conoscerne di nuovi; ma poi, verremo coinvolti in tante storie nascoste tra i libri di scuola, vivremo nuove esperienze e il nostro sguardo arriverà sempre più lontano, ampliando quell’orizzonte che solo una buona scuola ci può dare.

Quindi, ricordiamoci che vivere la scuola significa semplicemente vivere, nel senso più ampio del termine: frequentare gli amici, conoscere se stessi imparando a mostrare i punti di forza e ad accettare qualche piccola  ansia, sperimentare le novità che ci vengono proposte; ma soprattutto acquisire la consapevolezza che, nella scuola, come nella vita, l’obiettivo non è essere i primi, ma essere sereni e possibilmente felici, perché in molte situazioni le cose possono andare bene e meno bene. 

Per questa ragione, quando serve, è giusto e del tutto normale imparare a chiedere aiuto a un amico o a un professore senza vergognarsene, perché quando in una squadra di calcio, ben legata, un terzino si sente in difficoltà, il resto dei compagni fa barriera intorno a lui, e se oggi è il terzino a sentirsi inadatto, domani potrebbe essere l’attaccante o chiunque altro del gruppo. 

A partire da quest’anno, peraltro, l’aiuto a trovare la propria strada, e a concentrarsi su quei settori dell’apprendimento dai quali possiamo trarre le migliori soddisfazioni, dovrà sicuramente essere sostenuto da tutte le scuole, per dare seguito alle direttive ministeriali sull’orientamento in ogni grado di istruzione: si tratta di uno strumento fondamentale sia dal punto di vista motivazionale che dal punto di vista pratico, in quanto ha lo scopo di fornire a tutti gli studenti, del sistema scolastico italiano, le migliori indicazioni per le scelte, al momento del passaggio verso la scuola superiore, l’università e il mondo del lavoro.

Inoltre, se gli strumenti digitali ci fanno sentire più sereni nella realizzazione dei nostri compiti scolastici, possiamo forse essere ottimisti perché in questi ultimi mesi le scuole si sono dotate di un numero elevato di strumenti mai visto prima, grazie ai fondi del PNRR: sappiamo che molti di questi acquisti sono stati fatti tenendo l’inclusione al centro delle esigenze delle scuole, vale a dire immaginando di dotare gli alunni di strumentazioni tecnologiche che possano non solo facilitare lo studio, ma soprattutto renderlo più interessante o - con un termine ormai in voga - più “immersivo”. 

Detto questo, il nostro augurio è innanzitutto di varcare la soglia della scuola con rinnovata energia, lo sguardo sereno e attento, e un grande sorriso, perché inizia  un altro lungo viaggio che ci porterà verso un’ulteriore tappa importante per la costruzione del nostro futuro.

Consigli per le famiglie: l'importanza del Piano Didattico Personalizzato e della collaborazione con la scuola

Adesso qualche consiglio per le vostre famiglie: avete portato la diagnosi a scuola? Soprattutto quando cambiate ordine di scuola è necessario rinnovarla.

Non perdete tempo ma contattate immediatamente il Referente DSA dell’Istituto.

Favorite la collaborazione tra la scuola e la famiglia, comunicate e partecipate agli incontri di condivisione, siate propositivi ma non esitate a tenere alta l’attenzione se ravvisate qualche lentezza o mancanza nei confronti degli alunni.

Ricordate che lo strumento fondamentale di tutela per i ragazzi con disturbo specifico di apprendimento, cioè il Piano didattico personalizzato, deve essere redatto entro i primi tre mesi dell’anno scolastico, e che, soprattutto, non deve rimanere un mero adempimento burocratico ma deve tradursi in azioni concrete per favorire il miglior apprendimento dei nostri ragazzi. Per maggiori informazioni sulla legge 170/2010 e sul PDP ti rimandiamo alla sezione "scuola" del nostro sito.

L'esperienza scolastica va vissuta come un cammino di collaborazione comune, ognuno ha il suo ruolo ma l’obiettivo è il benessere di tutte le alunne e gli alunni e il loro successo formativo.

Il supporto di AID

Di questa grande comunità facciamo parte anche noi di AID, che siamo al vostro fianco per ogni necessità grazie ai nostri servizi di consulenza e supporto.

Per prima cosa, ti invitiamo a leggere le risposte alle domande più frequenti e i decaloghi di AID per studenti, genitori e docenti:

CONSIGLI PER STUDENTI

CONSIGLI PER GENITORI

CONSIGLI PER DOCENTI

Se hai bisogno di supporto puoi contattare:

  • la sezione AID più vicina per parlare con qualcuno che ha familiarità con il tuo territorio;
  • il nostro Help Line nazionale, telefonando allo 051 242919 e selezionando l'opzione 2 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14) o scrivendo una mail a helpline@aiditalia.org.

BUON INIZIO A TUTTE E A TUTTI!

Sabrina Franciosi e Paolino Gianturco, formatori scuola AID

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