Prove INVALSI 2023: tutto quello che c'è da sapere
Anche per l’anno 2023 l’ INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione) ha predisposto le prove nazionali standardizzate: prove di rilevazione sugli apprendimenti degli studenti e delle studentesse, effettuate in modo oggettivo e uguale per tutti. Queste rilevazioni nazionali hanno carattere censuario, cioè interessano l’intera popolazione degli studenti e costituiscono attività ordinaria d'istituto. L’INVALSI è inserito nel Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), che garantisce il rispetto dei più elevati standard di sicurezza nel trattamento dei dati.
Perché le prove INVALSI?
Perché sono lo strumento ufficiale utilizzato per rilevare e misurare periodicamente i livelli di apprendimento degli studenti italiani, livelli definiti a partire dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida del Ministero per l’Istruzione, che descrivono i traguardi che gli allievi devono raggiungere e rappresentano quindi il punto di riferimento del lavoro di ogni insegnante. Come si legge sul sito ufficiale delle prove:
“L’INVALSI è nato proprio per misurare gli esiti di apprendimento di alcune competenze chiave, quindi per verificare e stimolare il necessario rinnovamento della scuola italiana. Questa misurazione può essere fatta solo attraverso prove oggettive uguali per tutti. Solo se tutti vengono misurati con lo stesso metro, i dati ottenuti permettono di leggere il fenomeno con la massima risoluzione, sono comparabili nello spazio e nel tempo, e sono veramente utili. Non a caso la stessa soluzione – allo stesso problema – l’hanno adottata quasi tutti i paesi europei, che hanno introdotto sistemi di valutazione e autovalutazione basati su prove standardizzate, gestiti da enti analoghi all’lNVALSI.
Si ricorda che ogni prova, prima di essere somministrata agli alunni, impegna quasi 200 autori, selezionati tra docenti, dirigenti scolastici e ricercatori; viene inoltre proposta a migliaia di studenti (pre-test) e i risultati vengono analizzati statisticamente. Tutto questo per verificarne la precisione, l’equità e la capacità di misurazione.
Le rilevazioni nazionali, pertanto, sono da considerarsi “strumenti” in grado di valutare l’efficacia educativa del nostro sistema scolastico, misurandone lo stato di salute. Maggiore è la partecipazione alle Prove, più si hanno informazioni utili per comprendere la scuola, le sue problematiche ma anche la sua forza e le sue risorse.
INVALSI restituisce annualmente alle singole istituzioni scolastiche i risultati della propria scuola: sono dati che rappresentano uno strumento di lavoro molto utile, poiché consentono ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di individuare situazioni di difficoltà o di eccellenza e di progettare azioni adatte al miglioramento della propria offerta formativa.
Infatti, ancora sul sito ufficiale delle prove leggiamo che “A partire dall’anno scolastico 2015/16 i dati di ogni classe possono essere confrontati con quelli di 200 classi di altre parti d’Italia con un contesto socioeconomico di provenienza simile, che viene valutato attraverso il Questionario studente distribuito ogni anno e le informazioni fornite dalle segreterie scolastiche.”
Al termine degli esami di Stato di scuola secondaria di primo e di secondo grado i ragazzi ricevono inoltre la certificazione dei livelli di competenze con la descrizione degli apprendimenti conseguiti in Italiano, Matematica e Inglese. Gli studenti maggiorenni potranno accedere e scaricare il documento con la certificazione in modo autonomo.
Le prove INVALSI non danno voti né punteggi, pertanto i risultati ottenuti non possono far media con i voti riportati nelle materie e non incidono in alcun modo sul voto finale di diploma.
Gli esiti non sono da considerarsi una seconda “pagella”, ma rappresentano un arricchimento della stessa in quanto le prove valutano alcune delle competenze legate alle tre discipline e quelle che riguardano la formazione della persona e del cittadino, cioè la capacità degli studenti di utilizzare le conoscenze, connetterle fra loro e applicarle a problemi nuovi.
Per esempio, nella Prova di Italiano, oltre che la conoscenza della grammatica che serve per esprimersi, si verifica la capacità di comprendere un testo autentico, letterario o meno. Nella Prova di Matematica, si verificano le conoscenze più importanti, la capacità di risolvere problemi e quella di argomentare. Nella Prova di Inglese, si misura la capacità di capire gli altri nella vita reale attraverso quesiti basati su testi da leggere o da ascoltare autentici, tratti dalla quotidianità, ed è quindi quella meno legata al possesso di conoscenze.
In ogni caso, “La valutazione esterna (garantita da INVALSI) non è quindi solo l’ovvio contraltare dell’autonomia degli istituti scolastici, come in tutti i paesi in cui è stata introdotta, ma ha anche la possibilità di identificare eventuali difficoltà formative che possono essere fino a questo momento sfuggite.”
Quali sono le scuole interessate dalle prove INVALSI?
Le prove si svolgeranno nelle seguenti classi del territorio nazionale:
- Classi seconde e quinte delle scuole primarie;
- Classi terze delle scuole secondarie di primo grado;
- Classi seconde delle scuole secondarie di secondo grado;
- Classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado.
Quali sono le discipline oggetto delle prove nelle diverse classi?
Classi seconde delle scuole primarie:
- Prova preliminare di lettura (svolta esclusivamente dalle classi campione)
- Prova di Italiano: costituita da una prova di comprensione di un testo narrativo con domande a scelta multipla semplice o complessa e a risposta aperta, integrata da due esercizi.
- Prova di Matematica: formata da un insieme di domande aperte e a scelta multipla relative alle seguenti aree: a) numero, b) spazio e figure, c) dati e previsioni.
Classi quinte delle scuole primarie:
- Prova di Italiano: costituita da due parti (prima parte: comprensione della lettura, testi narrativi ed espositivi; seconda parte: grammatica), con domande a scelta multipla e a risposta aperta univoca o articolata.
- Prova di Matematica: formata da un insieme di domande a scelta multipla e a risposta aperta univoca o articolata relative alle seguenti aree: a) numero, b) spazio e figure, c) relazioni e funzioni, d) dati e previsioni.
- Prova di Inglese: somministrata con fascicolo cartaceo in una giornata diversa dalle due previste per le prove di italiano e matematica; articolata nella lettura di un testo scritto e nell'ascolto di un brano. Sulla base di quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, il livello di riferimento è A1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER).
- Questionario studente: costituito da una serie di domande che consentono di raccogliere informazioni sulle caratteristiche degli alunni, sul loro contesto familiare, sulle attività che svolgono dentro e fuori la scuola.
Classi terze delle scuole secondarie di primo grado:
- Prova di Italiano: si divide in tre sezioni: comprensione del testo, lessico e riflessione linguistica.
- Prova di Matematica: si riferisce ai quattro ambiti matematici (spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni, proporzionalità) e alle tre dimensioni (Risolvere problemi, Argomentare e Conoscere).
- Prova di Inglese: si compone di due parti: comprensione della lettura (reading) e comprensione dell’ascolto (listening), appartenenti al livello A1 e A2 del QCER.
Attenzione: Lo svolgimento delle prove INVALSI 2023 costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione (art. 7, comma 1 del D. Lgs. n. 62/2017).
Classi seconde delle scuole secondarie di secondo grado:
- Prova di Italiano: si divide in due sezioni: comprensione della lettura e riflessione sulla lingua
- Prova di Matematica: prevede domande relative ai quattro ambiti: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni
Classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado:
- Prova di Italiano: si divide in due sezioni: comprensione della lettura e riflessione sulla lingua
- Prova di Matematica: misura la capacità di risolvere problemi
- Prova di Inglese: si compone di due parti: comprensione della lettura (reading) e comprensione dell’ascolto (listening), appartenenti al livello B2 del QCER.
Attenzione: Lo svolgimento delle prove INVALSI 2023 dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione (art. 13, comma 2, lettera b del D. Lgs. n. 62/2017).
Come sono effettuate le prove nelle
Nella scuola primaria le prove sono somministrate con i tradizionali fascicoli cartacei.
Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, le prove relative agli ambiti disciplinari previsti vengono realizzate tramite computer (CBT – computer based testing) e in più sessioni organizzate autonomamente dalle scuole.
Una volta che lo studente è entrato nel sistema con le proprie credenziali, svolge autonomamente la prova. Dal momento che la somministrazione avviene mediante computer, lo svolgimento delle prove non avviene più simultaneamente (nello stesso giorno e alla stessa ora) per tutti gli allievi delle classi interessate: all’interno di una stessa scuola o anche di una stessa classe la prova può avvenire in orari o giorni diversi.
A livello di singolo allievo la somministrazione può avvenire:
- in tre giornate distinte scelte dalla scuola all’interno della finestra di somministrazione;
- in una giornata per ciascun ambito disciplinare (soluzione consigliata);
- in due giornate distinte scelte dalla scuola all’interno della finestra di somministrazione (soluzione non ottimale);
- in una sola giornata scelta dalla scuola all’interno della finestra di somministrazione (soluzione sconsigliata).
Il calendario
Classi seconde delle scuole primarie:
- Italiano: venerdì 5 maggio 2023
- Prova di lettura solo Classi Campione: venerdì 5 maggio 2023
- Matematica: martedì 9 maggio 2023
Classi quinte delle scuole primarie:
- Inglese: mercoledì 3 maggio 2023
- Italiano: venerdì 5 maggio 2023
- Matematica: martedì 9 maggio 2023
Classi terze delle scuole secondarie di primo grado:
- Sessione ordinaria Classi Campione: lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5, mercoledì 12 aprile 2023. In questa finestra la scuola sceglie tre giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese.
- Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da lunedì 3 aprile 2023 a venerdì 28 aprile 2023
- Sessione suppletiva: in via di definizione
Classi seconde delle scuole secondarie di secondo grado:
- Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano e Matematica: giovedì 11, venerdì 12, lunedì 15 maggio 2023. In questa finestra la scuola sceglie due giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica.
- Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano e Matematica: da giovedì 11 maggio 2023 a mercoledì 31 maggio 2023
Classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado:
- Sessione ordinaria Classi Campione: mercoledì 1, giovedì 2, venerdì 3, lunedì 6 marzo 2023. In questa finestra la scuola sceglie tre giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto).
- Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese: da mercoledì 1 marzo 2023 a venerdì 31 marzo 2023
- Sessione suppletiva: in via di definizione
Le tutele per gli studenti con DSA
Nelle Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione (Nota MIUR 1865 del 10.10.2017) si esplicita che:
“Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (DSA) partecipano alle prove INVALSI di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento sostengono le prove d'esame secondo le modalità previste dall'articolo 14 del decreto ministeriale n. 741/2017, utilizzando, se necessario, gli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato, dei quali hanno fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove; ed usufruendo. eventualmente. di tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte. In ogni caso, l'utilizzazione di strumenti compensativi non deve pregiudicare la validità delle prove scritte.”
Si ricorda che anche per le alunne e gli alunni con DSA la partecipazione alle prove lNVALSI è requisito di ammissione all'esame di Stato. Per gli alunni con DSA, dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati dall'insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione.
Anche nella documentazione predisposta da INVALSI si fa esplicito riferimento al D. Lgs. 62/2017 e alla nota MIUR 1865 del 10.10.2017 e si afferma che, in base a quanto previsto dal PDP, per gli alunni con DSA possono essere adottate:
Misure compensative:
- tempo aggiuntivo (fino a 15 min. per ciascuna prova)
- dizionario
- donatore di voce per l’ascolto individuale in audio-cuffia
- calcolatrice
Misure dispensative:
- esonero dalla prova nazionale di lingua Inglese per gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera.
Le misure compensative sono applicabili agli allievi con DSA e a quelli con altri Bisogni Educativi Speciali (BES) con certificazione clinica.
Tutti gli altri allievi con BES non certificati (ad esempio, coloro che hanno uno svantaggio socio-economico-culturale) svolgono la prova ordinaria secondo le modalità standard previste per tutti gli altri allievi.
Per ulteriori precisazioni suggeriamo la lettura della recente Nota sullo svolgimento delle Prove INVALSI 2022 - 2023, che precisa:
"Per le alunne e gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) che non rientrano nelle tutele della L. n. 104/1992 e della L. n. 170/2010, ma sono comunque in possesso di una certificazione clinica, non sono previste misure dispensative, ma possono essere utilizzati strumenti compensativi qualora sia stato redatto un PDP che ne preveda l’utilizzo, se funzionale allo svolgimento delle prove INVALSI"
Le informazioni più importanti
Le prove non sono più parte integrante dell'esame di Stato, ma rappresentano un momento distinto del processo valutativo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Le prove INVALSI non concorrono alla determinazione del credito. Il Decreto n. 62 esplicita solo che l’esito delle prove INVALSI, espresso in forma descrittiva, viene inserito nel curriculum dello studente (art. 21, comma 2), ma il titolo (diploma) riporta la votazione in esito all’esame. Ciò significa che l’eventuale discrepanza non ha effetti “legali” sulla carriera dello studente.
La certificazione delle competenze rilasciata al termine del primo ciclo è integrata da una sezione predisposta e redatta a cura di INVALSI, in cui viene descritto il livello raggiunto dall'alunna o dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica e da un'ulteriore sezione, sempre redatta da INVALSI, in cui si certificano le abilità di comprensione ed uso della lingua inglese. Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da INVALSI e comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche.
Glossario
PROVE STANDARDIZZATE:
Prove di rilevazione sugli apprendimenti degli studenti e delle studentesse, effettuate in modo oggettivo e uguale per tutti.
PRIMO CICLO:
Il primo ciclo di istruzione si articola in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori:
- la scuola primaria, della durata di cinque anni;
- la scuola secondaria di primo grado (ex scuola media), della durata di tre anni.
SECONDO CICLO
Il secondo ciclo comprende tutte le scuole superiori e cioè:
- i nuovi Licei
- i nuovi Istituti tecnici
- i nuovi Istituti professionali
COMPETENZA:
Secondo l’Unione Europea, la competenza è la “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale.” Le competenze chiave europee del 2006, riviste nel 2018, sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l'occupabilità, l'inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE:
La certificazione individuale delle competenze è un riconoscimento dei risultati delle Prove INVALSI e si affianca alla valutazione fatta dagli insegnanti: la completa, ma non la sostituisce in alcun modo. Non è una seconda pagella: essa certifica delle competenze, non misura solo conoscenze. “È evidente però che le Prove INVALSI non possono misurare tutto, se non altro perché solo alcune competenze sono effettivamente misurabili attraverso prove standardizzate in un tempo limitato, e in alcuni momenti della vita scolastica di un ragazzo.”
LIVELLI DI COMPETENZA:
Per Italiano e Matematica i livelli di competenza sono 5. La Scala costruita da INVALSI per le prove di Italiano e Matematica si articola su cinque livelli, dal livello 1 al livello 5. I livelli 1 e 2 identificano un risultato non in linea con i traguardi previsti per il grado scolastico oggetto d’interesse, mentre il livello 3 rappresenta un esito della Prova adeguato ai traguardi di apprendimento previsti dalle Indicazioni nazionali, infine i livelli 4 e 5 rappresentano il raggiungimento dei risultati di apprendimento più elevati.
Per Inglese, la Prova CBT viene svolta solo nelle classi che corrispondono al termine dei cicli scolastici della scuola secondaria: per la terza secondaria di primo grado sono previsti i livelli pre-A1, A1 e A2; per la quinta secondaria di secondo grado sono previsti i livelli non ancora B1, B1 e B2.
Approfondimento curato dalle formatrici AID Viviana Rossi e Luciana Ventriglia.
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