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Alcune prime considerazioni sul numero delle certificazioni e sulla loro distribuzione territoriale

Studenti con DSA in Italia: i dati MI per gli aa.ss. 2019/2020 – 2020/2021

24 Gennaio, 2023

Il Ministero dell’istruzione ha recentemente pubblicato il report sugli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento in Italia, aggiornato agli aa.ss. 2019/2020 – 2020/2021, scaricabile da questo link.

In attesa di poter realizzare un’analisi completa e approfondita dei dati, AID desidera esprimere alcune brevi riflessioni che emergono da una prima valutazione di questi numeri, al fine di evitare possibili interpretazioni distorte, in particolare riguardo al tema dell’aumento delle certificazioni diagnostiche.

Diagnosi di DSA: i dati sull'aumento delle certificazioni

La prima riflessione riguarda il paventato aumento delle certificazioni. 

Quello che emerge dal report è infatti un incremento progressivo del numero di alunni con una diagnosi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento: nel corso degli ultimi due anni scolastici, gli studenti a cui è stato diagnosticato un DSA si sono attestati, rispettivamente con 318.678 e 326.548 alunni, al 5,3% e al 5,4% del loro numero complessivo.

Si tratta di alunni frequentanti il III, IV e V anno della scuola primaria, la scuola secondaria di I e di II grado in possesso di certificazione di DSA ai sensi della L.170/2010.

Più nel dettaglio, in base all’ultimo report si sono registrati:

  • nella scuola primaria, 53.653 alunni con DSA nell’a.s.2019/2020 e 48.022 nell’a.s.2020/2021.
  • nella scuola secondaria di I grado, 106.492 alunni con DSA nell’a.s.2019/2020 e 107.389 nell’a.s.2020/2021.
  • nella scuola secondaria di II grado, 158.533 alunni con DSA nell’a.s.2019/2020 e 171.137 nell’a.s.2020/2021.

Nell’a.s. 2018/2019 il dato era pari al 4,9 %, quindi non molto diverso dall’anno successivo - commenta il Presidente nazionale AID Andrea Novelli. Tutto ciò nonostante il periodo pandemico e la famigerata DAD che hanno messo in seria difficoltà diversi studenti. Questo dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la natura di specificità costituzionale di questa neurodiversità. In altre parole le certificazioni diagnostiche non servono per giustificare generici problemi scolastici dei ragazzi, ma indicano un disturbo del neurosviluppo.

In ogni caso ricordiamo che le stime epidemiologiche degli altri paesi europei sui DSA si collocano tra il 5% e il 12% e che l’ultima revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dell’Associazione degli Psichiatri Americani (APA, DSM V, 2013) ha innalzato le stime di prevalenza di questi disturbi dal 2-10% (APA, DSM IV-TR, 2000) al 5-15%.

"Il dato più preoccupante - conclude Novelliè che ci sono regioni con livelli molto bassi di capacità diagnostica e di individuazione precoce che si situano ancora ben al di sotto della soglia minima di prevalenza prevista (1,6/1,7%); tale quadro, che purtroppo si conferma negli anni, interessa soprattutto le regioni meridionali. Per questi motivi è importante continuare a sensibilizzare tecnici, insegnati e famiglie, al fine di raggiungere un livello di inclusione omogeneo e completo per arrivare finalmente ad un mondo senza etichette".

L’andamento temporale del numero di Studenti con DSA, in base ai dati del Ministero dell'Istruzione

A cura di Carlo Di Pietrantonj, Dirigente Analista presso il Servizio di riferimento Regionale di Epidemiologia - ASL Alessandria, Socio AID Sezione di Cuneo

Dal confronto del numero delle certificazioni raccolte dal Ministero dell'Istruzione, per gli ultimi sette anni scolastici consecutivi, emerge quanto segue.

Dall'anno scolastico 2014/2015, all’AS 2020/2021, si osserva un contenuto incremento progressivo negli ultimi quattro anni scolastici inferiore al 0.4% (cioè meno di mezzo punto percentuale).

Si osserva inoltre una riduzione progressiva degli incrementi annuali che sono passati da 0.6% (poco più di mezzo punto percentuale) a 0.1% (tabella1 ).

L’analisi dell’andamento per ciclo scolastico mostra un trend già osservato in passato, ovvero:

  • la sostanziale stabilizzazione della percentuale di certificazione nella scuola primaria attorno al 3%,
  • un trend crescente ma tendente ad un “soffitto” attorno al 6% per la scuola secondaria di primo grado,
  • infine ancora una crescita lineare con un incremento ogni anno di circa 0.6% (poco più di mezzo punto percentuale), nella scuola secondaria di secondo grado.

Anche i dati di questi ultimi due anni scolastici confermano il trend “tendente ad un soffitto” della percentuale degli studenti con DSA, andamento assimilabile a quello di sistemi che stanno entrando a regime, sebbene il divario Nord-Sud sono indizio di una ancora ampia sotto certificazione nelle regioni meridionali.

Nell’elaborazione dei dati forniti dal MIUR abbiamo applicato lo stesso metodo di analisi utilizzato per i dati degli anni scolastici precedenti. Poichè l’iter di certificazione, di norma, si avvia a partire dalla 3° classe della scuola primaria abbiamo ricalcolato la frazione di studenti con DSA escludendo la popolazione della scuola primaria relativa ai primi due anni di corso, nonché le certificazioni eseguite in quel periodo.

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