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Domande frequenti persone adulte

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Domande frequenti persone adulte

Com'è possibile ottenere una diagnosi di DSA dopo i 18 anni? A partire dai 18 anni di età è possibile ottenere una diagnosi presso centri pubblici o presso centri e specialisti privati accreditati che dispongano di una batteria di test adatta a valutare il profilo di un adulto.
In Italia esistono diversi servizi (pubblici o più spesso privati), dislocati nelle diverse regioni. Per trovare i riferimenti dei centri e degli specialisti più vicini a te, è possibile rivolgersi alla sezione provinciale più vicina dell'Associazione Italiana Dislessia.

Trova la sezione AID a te più vicina

I centri per la diagnosi negli adulti che ci risultano attivi in Italia sono:

CENTRI PUBBLICI

Roma: è possibile trovare le informazioni per ottenere una diagnosi in età adulta a Roma e nel Lazio sul sito del sistema sanitario della Regione Lazio a questo link. Per segnalazioni o chiarimenti contattare la sezione AID di Roma.

Genova: Ambulatorio DSA Adulti (ASL3 Liguria). Referente: Dott.ssa Eleonora Garbarino. Accesso su appuntamento telefonando al numero 010 849 5236

Milano: Centro di Neuropsicologia Ospedale Niguarda.  Diagnosi fino ai 25 anni  Il Servizio è coperto interamente dal SSN. Per fissare un appuntamento recarsi al CUP o telefonare dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 12:30 allo 02 64445848 muniti di due impegnative: la prima per "valutazione neuropsicologica per (sospetto) DSA", la seconda per "test cognitivi per (sospetto) DSA"

Brescia: Centro per i disturbi cognitivi-Fondazione Camplani - Casa di cura Domus Salutis, Via Lazzaretto nr. 3, Brescia; il Servizio è coperto dal SSN.  È possibile fissare un appuntamento chiamando il CUP al numero 030-30601 dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 16:00 muniti di impegnativa per "Visita neurologica-prima visita-per (sospetto) DSA"- La procedura implica infatti una prima visita neurologica seguita dalla valutazione neuropsicologica;

Vicenza: USSL8 Berica Veneto. Consultare la pagina Web 

Reggio Emilia: Unità Operativa di Neurologia Arcispedale Santa Maria Nuova. Le prenotazioni si possono effettuare direttamente presso il Laboratorio (amb. 1.014 dei Poliambulatori) o telefonicamente (tel. 0522 295566) nei giorni feriali dalle 9 alle 12.  

Bologna: Centro Regionale Disabilità Linguistiche e Cognitive- Corte Roncati- AUSL Bologna. Diagnosi fino ai 55 anni solo per aggiornamento o rinnovo adulti. Chiamare il nr 051 6584238 tutti i venerdì dalle 9 alle 13. N.B. si effettuano diagnosi solo fino ai 25 anni di età.

Napoli: Servizio riservato ai residenti e solo per prima diagnosi. C/o uoc Psicologia Clinica  - Presidio Polifunzionale DSdB 28 viale della Resistenza 25, 8° piano Tel. 0812546582

Messina: Diagnosi per adulti presso Policlinico Universitario di Messina, Reparto di Psichiatria, Prof. Cedro. Telefonare con impegnativa del medico di base al CUP 800332277 e chiedere prenotazione per diagnosi DSA per adulti.

Torino: Città della Salute e della Scienza (Ospedale Molinette) per contatti prenotazioni sportello telefonico dr.ssa Alessandra Manassero, il martedì ore 8.30-10.30 al n. 011 6336786; centro pubblico, impegnativa del medico curante: ASL Torino 1, Dr. Roberto Keller ambulatoriodsaadulti@aslcittaditorino.it - ASL Torino 3 Dr.ssa Barbara Mantovani tel 01212331.

Modena: AUSL Modena, Servizio diagnosi Adulti, con richiesta del medico, tel n. verde 800 239123.  N.B. si effettuano diagnosi solo fino ai 25 anni di età.

Gallarate (VA): Servizio diagnosi adulti con DSA dell'Ospedale di Gallarate. Per prendere appuntamento per le ri-certificazioni è necessario presentarsi con due ricette rosse con dicitura "valutazione neuropsicologica" presso gli ambulatori della struttura complessa di Neurologia, 5° piano Padiglione Polimedico dell’Ospedale di Gallarate, o chiamando il numero 0331/751455. Per le nuove diagnosi è necessario presentarsi con le stesse modalità, ma avendo con sé anche la ricetta di “prima visita neurologica".

Bari: Ambulatorio finalizzato alla diagnosi e al rilascio della certificazione rivolto persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni di Bari e provincia. L’ambulatorio ha sede a Bari in via Quasimodo n° 27, all’interno del centro ambulatoriale di Riabilitazione del Distretto Unico di Bari. E' attivo nelle giornate di mercoledì e giovedì con i seguenti orari: mercoledì ore 8-13, giovedì ore 8-13; 15-17.30. Le visite si effettuano esclusivamente su prenotazione, chiamando il numero 080 5842478 (mercoledì e giovedì dalle 13 alle 14) o scrivendo a dsa.adulto@asl.bari.it. Possono accedere sia utenti con precedente diagnosi di Dsa (certificazione specialistica della Npia), sia quanti richiedano tale valutazione per la prima volta.

Rende (CS): Il Centro Aziendale per la diagnosi e il trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento dell’U.O.N.P.I.A. Distretto Rende è anche Centro per la Diagnosi dei giovani adulti. L’accesso al servizio per l’età evolutiva avviene con la prescrizione di visita neuropsichiatrica per sospetto DSA e prenotazione CUP. È consigliabile contattare il servizio al numero 0984/838317-838070 chiedendo della segreteria (Sig. Guagliardi) che recepirà la prenotazione e individuerà nell’ambito delle ore lavorative dedicate a tale percorso diagnostico la data della visita che verrà comunicata telefonicamente dallo stesso.

CENTRI PRIVATI ACCREDITATI

Firenze:
servizio Diagnosi DSA adulti Ambulatori della Misericordia, Via Sansovino, 176 – Firenze; accreditato dalla Regione Toscana, effettua diagnosi (prime diagnosi e rinnovi) su soggetti da 18 a 70 anni. Per prenotare 055 212221

Milano : SOS-Dislessia, sede di Milano, Via Giulio Uberti 39, Centro accreditato dalla Regione Lombardia, effettua valutazioni per tutte le età, prime diagnosi e rinnovi; per prenotare n. verde 800125955

Bergamo: centro per l’Apprendimento, via Matris domini 13, Bergamo Dr.ssa Silvia Arrigoni, Centro privato accreditato dalla Regione Lombardia tel. 035 224300 info@centroperlapprendimento.com

Brescia: centro Italiano Logopedia, Brescia, via B. Croce, 31 - Dr.ssa Dorella Minelli, Centro privato accreditato dalla Regione Lombardia. Tel. 339 1496319 info@centroitalianologopedia.it

Sono previste tutele per le persone con DSA nel mondo del lavoro? Sì.  La Legge 8 ottobre 2010, n. 170, “Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico”, si prefigge di “assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale” (legge 170/2010, art. 2, punto h).

Il 24 marzo 2022 la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge n° 25 del 28 marzo 2022, il cui articolo 7 (comma 2 bis e seguenti) introduce diritti fondamentali ai lavoratori e alle lavoratrici con DSA.

La normativa prevede:
  • divieto di discriminazione nei confronti delle persone con DSA nei luoghi di lavoro
  • possibilità, per i lavoratori e le lavoratrici con DSA che liberamente scelgano di dichiarare la propria caratteristica, di chiedere nei colloqui di selezione del personale l’uso di computer con sintesi vocale, calcolatrice, schemi e formulari, oltre al tempo in più per i test di selezione scritti.
  • applicazione dei medesimi strumenti compensativi e misure dispensative in tutte le occasioni di valutazione per l’accesso o il completamento di percorsi formativi finalizzati all’esercizio di attività e professioni, come gli esami per l’accesso agli Ordini professionali, nonché in ambito sociale.

Spetta al singolo lavoratore e alla singola lavoratrice la scelta di dichiarare o meno la propria caratteristica e chiedere gli accomodamenti più opportuni. Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 marzo 2022, è in vigore dal 29 marzo 2022.
La certificazione diagnostica permette di avere accesso a quanto previsto dalle normative del Ministero dei Trasporti per l’esame della patente di guida? Sì. Ad oggi diverse circolari del Ministero dei trasporti (circolare A28 del 28 novembre 2000; circolare 15175 del 6 luglio 2006; circolare Prot. 98013/23.03.05 del 25 ottobre 2007, D.L. 18 aprile 2011 n. 59), prevedono la possibilità di svolgere l’esame di teoria per le patenti A e B ascoltando i file audio dei quesiti di esame.
Per accedere a questi file, è necessario presentare la certificazione diagnostica di DSA.

Fino a poco tempo fa la normativa prevedeva che sulla certificazione dovesse essere riportata la firma di un neuropsichiatra, in assenza della quale la diagnosi non veniva accettata.

Con la circolare 31299 MIT del 5 novembre 2020 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito la validità della certificazione diagnostica rilasciata ai soggetti con DSA da neuropsichiatri o psicologi, in accordo con la legge 56/1989; con l’art. 3 della legge 170/2010 e con i criteri di cui all’art. 2 dell’Accordo Stato Regioni 2012. Tutte le certificazioni diagnostiche riconosciute agli studenti e alle studentesse con DSA a scuola e all’Università sono quindi valide anche per il conseguimento della patente di guida, senza che sia più necessario rifarle o integrarle.

Inoltre, il decreto dell'1 giugno 2021 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha stabilito che i candidati e le candidate con DSA hanno a disposizione dieci minuti aggiuntivi per svolgere la prova di teoria della patente di guida (tipo B): quaranta minuti invece di trenta (il 30% di tempo in più).
La certificazione diagnostica permette di avere accesso a quanto previsto dalla legge 170/2010 anche nel caso di prove di esame per concorsi pubblici? Sì. La legge 6 agosto 2021, n. 113, (art. 3, comma 4-bis)  prevede misure specifiche per i candidati con DSA nei concorsi pubblici indetti da Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e dai loro enti strumentali. In particolare, è prevista la possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle medesime prove.
Il decreto attuativo che avrebbe dovuto rendere operativa la legge 113 è stato firmato il 12 novembre 2021 dal Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dai Ministri per le Disabilità, Erika Stefani, e del Lavoro, Andrea Orlando. Il decreto prevede che siano le commissioni medico legali delle ASL a validare le certificazioni diagnostiche dei candidati e indicare alla commissione di concorso gli strumenti compensative le misure dispensative accordate. Purtroppo, tutt’oggi le commissioni medico legali non sono informate di questa procedura e in molti bandi di concorso (a rischio di essere dichiarati nulli) non sono indicate le misure a favore dei candidati con DS

Le misure per i candidati con DSA
Ai sensi dell’articolo 3, comma 4-bis del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, il decreto individua le modalità attuative per assicurare nelle prove scritte dei concorsi pubblici indetti da Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e dai loro enti strumentali, a tutti i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) la possibilità di sostituire tali prove con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle medesime prove.

Come richiedere le misure nella domanda di partecipazione: la dichiarazione della commissione medico legale dell'ASL
In ogni caso il decreto attuativo stabilisce che: per consentire all’amministrazione interessata di predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti atti a garantire una regolare partecipazione al concorso, nella domanda di partecipazione la persona candidata con diagnosi di DSA dovrà fare esplicita richiesta della misura dispensativa, dello strumento compensativo e/o dei tempi aggiuntivi necessari in funzione della propria necessità che deve essere opportunamente documentata ed esplicitata con apposita dichiarazione resa dalla commissione medico-legale dell'ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. La documentazione deve essere inviata all’indirizzo indicato all’interno del bando di concorso entro il termine ivi stabilito.

L’adozione delle misure sarà determinata ad insindacabile giudizio della Commissione giudicatrice sulla scorta della documentazione esibita e comunque nell’ambito delle modalità individuate dal decreto.

Prova orale per candidati con disgrafia e disortografia
La possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale è concessa sulla base della documentazione presentata che attesti una grave e documentata disgrafia e disortografia. Il colloquio orale ha analogo e significativo contenuto disciplinare delle prove scritte.
Gli strumenti compensativi ammessi durante le prove
Possono essere ammessi a titolo compensativo a fronte delle difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo i seguenti strumenti:
  • programmi di video scrittura con correttore ortografico o il dettatore vocale, nei casi di disgrafia e disortografia;
  • programmi di lettura vocale, nei casi di dislessia;
  • la calcolatrice, nei casi di discalculia;
  • ogni altro ausilio tecnologico giudicato idoneo dalla commissione giudicatrice.
Tempi aggiuntivi per lo svolgimento della prova
I tempi aggiuntivi concessi ai candidati non eccedono il cinquanta per cento del tempo assegnato per la prova.

Precedentemente alla normativa sopra riportata, alcune regioni italiane avevano legiferato in materia di concorsi pubblici, al fine di garantire pari opportunità nei bandi di concorso.

Per maggiori informazioni sulle tutele previste nelle singole Regioni clicca qui.

La certificazione diagnostica permette di avere accesso a quanto previsto dalla legge 170/2010 anche nel caso di prove di esame per l’abilitazione alla professione? In teoria sì. E’ quanto stabilisce la legge 25/2022 all’articolo 7 comma 2 ter e 2-quater «Le misure compensative e dispensative di cui ai commi 2-bis, 2-ter e 2-quater sono applicate in ogni occasione di valutazione per l'accesso o il completamento di percorsi formativi finalizzati all'esercizio di attività e professioni, nonché in ambito sociale». Ad oggi però non risulta che, per esempio, gli Ordini professionali, negli esami di abitazione, si siano adeguati alla norma. Con l’eccezione dell’Ordine degli avvocati. Nel 2021 il D.L. 139 dell'8 ottobre 2021 ("Disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonchè per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali") stabilisce infatti che i candidati con disturbi specifici dell'apprendimento possono usufruire, in sede d'esame di abilitazione alla professione di avvocato, di strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo e di tempo aggiuntivo per lo svolgimento delle prove. Il comma 2 dell'articolo 6 del sopra menzionato D.L., che introduce questo provvedimento, precisa che: "con il decreto del Ministro della giustizia che indice la sessione d'esame per il 2021 si forniscono le indicazioni relative alla data di inizio delle prove, alle modalità di sorteggio per l'espletamento delle prove orali, alla pubblicità delle sedute di esame, all'accesso e alla permanenza nelle sedi di esame fermo quanto previsto dal successivo comma 3, alle prescrizioni imposte ai fini della prevenzione e protezione dal rischio del contagio da COVID-19, nonché alle modalità di comunicazione delle materie scelte dal candidato per la prima e la seconda prova orale. Con il medesimo decreto vengono altresì disciplinate le modalità di utilizzo di strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché la possibilità di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle prove, da parte dei candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 31, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 aprile 2021, n. 50." Giovedì 11 novembre 2021 la Ministra della Giustizia ha firmato il decreto con cui viene indetta la sessione d'esame 2021. Il bando, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 novembre 2021, contiene, per la prima volta, le misure per i candidati con DSA. Per tutti i dettagli sulla normativa, clicca su questo link. In base a quanto stabilito dalla la legge n° 25 del 28 marzo 2022, simili misure dovranno applicarsi a tutti gli esami di abilitazione alle libere professioni.
Esistono percorsi di orientamento professionale per i giovani con DSA in cerca di un’occupazione o percorsi di consulenza per le problematiche che i lavoratori con DSA possono incontrare nel contesto lavorativo? In Italia il tema DSA e mondo del lavoro è un tema emergente che necessita di essere affrontato per trovare soluzioni e offrire servizi a supporto dei giovani dislessici in cerca di lavoro. Nel 2018 il Comitato DSA e Lavoro di AID ha realizzato DYSLEXIA@WORK, un progetto sperimentale di ricerca-azione mirato a validare specifici interventi di supporto per orientare i ragazzi con DSA nella scelta del lavoro e nel percorso di sviluppo e crescita professionale. L’intento è stato quello di offrire servizi di orientamento professionale e di consulenza individuale efficaci e validati. Ulteriori attività di counseling sono state svolte all'interno del progetto " DSA: lavoro, orientamento, tutela e ricerca", finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, terminato nel 2021.
Posso segnalare il mio DSA sul posto di lavoro? La Dislessia e i DSA possono essere definiti “disturbi nascosti, invisibili” in quanto non esistono segni o sintomi evidenti. Questa particolare caratteristica consente alla persona con DSA di scegliere se, e a chi, dichiarare la presenza del disturbo nei vari contesti di vita. In generale, le ricerche che hanno indagato questo aspetto nell’adulto e nel giovane adulto hanno rilevato una tendenza a non svelare la propria condizione in ambito lavorativo per il timore di incontrare un atteggiamento non di comprensione e aiuto, ma piuttosto una stigmatizzazione negativa e il rischio di essere scartati in fase di selezione. La scelta di segnalare il proprio DSA nel corso di una selezione o in generale sul posto di lavoro è una decisione estremamente personale. Abbiamo raccolto diversi suggerimenti nella pagina dedicata allo svelamento
Cosa sta facendo AID per supportare le persone con DSA nel mondo del lavoro? Per anni l’Associazione  si è battuta per una legge che desse diritti ai lavoratori con DSA nei luoghi di lavoro e finalmente, nel 2022, ha ottenuto che il Parlamento approvasse delle prime, essenziali, norme di tutela. Queste  stabiliscono il divieto di discriminazione dei lavoratori con DSA nelle aziende e il diritto di avere strumenti compensativi e accomodamenti ragionevoli sul lavoro qualora il dipendente li chieda dichiarando il proprio DSA e presentando una certificazione diagnostica. Da anni, inoltre, Aid, attraverso il Comitato lavoro, svolge un’intensa attività di formazione e informazione alle imprese sull’inclusione di questi lavoratori per ridurre al minimo le loro difficoltà e far emergere i talenti. Il progetto si chiama "DSA Progress For Work", progetto rivolto alle aziende, si propone di supportare aziende e lavoratori dislessici nell’interesse di entrambi, fornendo: alle aziende prassi e metodi per effettuare una valutazione appropriata del potenziale di un candidato dislessico e per valorizzare e non fraintendere prestazioni dei lavoratori con DSA presenti in azienda ai candidati e ai lavoratori dislessici strumenti e strategie per far emergere i punti di forza e compensare le eventuali difficoltà. Per maggiori dettagli sul progetto rivolto alle aziende, clicca qui. Tutte le informazioni sugli altri progetti di AID in ambito adulti e lavoro sono disponibili a questo link. Ti invitiamo inoltre a restare aggiornato sui servizi e progetti futuri erogati iscrivendoti alla nostra newsletter (in fondo a questa pagina) e consultando la pagina facebook e linkedin di AID. Se desideri ottenere consulenza e supporto sui temi legati al lavoro, puoi comunque fare riferimento all’ HelpLine adulti e lavoro: clicca qui per i contatti.



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