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Lo svelamento

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Lo svelamento

La Dislessia e i DSA possono essere definiti “disturbi nascosti, invisibili” in quanto non esistono segni o sintomi evidenti. Questa particolare caratteristica consente alla persona con DSA di scegliere se, e a chi, dichiarare la presenza del disturbo nei vari contesti di vita.

In generale, le ricerche che hanno indagato questo aspetto nell’adulto e nel giovane adulto hanno rilevato una tendenza a non svelare la propria condizione in ambito lavorativo per il timore di incontrare un atteggiamento di chiusura e svalutazione, o il rischio di essere scartati in fase di selezione.

La scelta di segnalare il proprio DSA nel corso di una selezione o in generale sul posto di lavoro è una decisione estremamente personale. 

Come primo step puoi porti tre domande chiave

  • Conosco bene il mio modo di ragionare, apprendere, organizzarmi o prima devo approfondire la conoscenza del mio DSA e del suo impatto nelle attività lavorative?
  • Conosco i miei diritti?
  • Ho valutato rischi e benefici e qual è il livello di sensibilità dell’azienda?

Su quest'ultima domanda è bene fare una riflessione ulteriore. I benefici successivi allo svelamento includono l'accesso a risorse e supporti che ti possono aiutare a superare le difficoltà legate ai DSA, ma potrebbe esserci anche il rischio di incontrare pregiudizi e discriminazione da parte di colleghi e superiori. Per questo motivo è utile valutare, qualora possibile, il livello di sensibilità dell’azienda, del datore di lavoro così come degli addetti alla selezione, al tema DSA e in più in generale al tema neurodiversità.

Come?

Una possibilità è quella di raccogliere informazioni sul sito aziendale rispetto a eventuali pratiche di inclusione delle neurodiversità.

Un’ulteriore possibilità è quella di contattare l’ufficio Risorse umane per porre una domanda diretta circa l’esistenza di prassi specifiche in fase di selezione e nel percorso di vita professionale.

Fortunatamente molte aziende oggi sono sensibili alla tematica e hanno deciso di iniziare un percorso di formazione e sensibilizzazione all’interno della propria realtà. 

Un ulteriore suggerimento, qualora si scelga di condividere questa informazione con colleghi e/o superiori, è quello di allenarsi a raccontare il proprio DSA non come ostacolo o punto di debolezza ma come caratteristica personale che comporta un modo differente di svolgere certe attività.

Helpline adulti e lavoro

Per ottenere supporto e consulenza sulle tematiche relative alle diagnosi in età adulta, inserimento lavorativo, crescita professionale, AID ha attivato un Help-line Adulti e Lavoro:

Il servizio di help-line è gestito dalla Dott.ssa Francesca Brambilla

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