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Possibilità di svolgere le prove in modalità orale, utilizzare strumenti compensativi, usufruire di una maggiorazione di tempo

Concorsi pubblici: firmato il decreto ministeriale che introduce misure per i candidati con DSA

24 Gennaio, 2023

Venerdì 12 novembre è stato firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dai ministri per le Disabilità, Erika Stefani, e del Lavoro, Andrea Orlando, il decreto per assicurare alle persone con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) la possibilità di usufruire di alcune misure, per evitare penalizzazioni nei concorsi pubblici.

Che cosa prevede il decreto ministeriale del 12 novembre 2021

Le misure per i candidati con DSA

Ai sensi dell’articolo 3, comma 4-bis del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, il decreto individua le modalità attuative per assicurare nelle prove scritte dei concorsi pubblici indetti da Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e dai loro enti strumentali, a tutti i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) la possibilità di sostituire tali prove con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle medesime prove.

Come richiedere le misure nella domanda di partecipazione: la dichiarazione della commissione medico legale dell'ASL

Per consentire all’amministrazione interessata di predisporre per tempo i mezzi e gli strumenti atti a garantire una regolare partecipazione al concorso, nella domanda di partecipazione il candidato con diagnosi di DSA dovrà fare esplicita richiesta della misura dispensativa, dello strumento compensativo e/o dei tempi aggiuntivi necessari in funzione della propria necessità che deve essere opportunamente documentata ed esplicitata con apposita dichiarazione resa dalla commissione medico-legale dell'ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. La documentazione deve essere inviata all’indirizzo indicato all’interno del bando di concorso entro il termine ivi stabilito.

L’adozione delle misure sarà determinata ad insindacabile giudizio della Commissione giudicatrice sulla scorta della documentazione esibita e comunque nell’ambito delle modalità individuate dal decreto.

Prova orale per candidati con disgrafia e disortografia

La possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale è concessa sulla base della documentazione presentata che attesti una grave e documentata disgrafia e disortografia.

Il colloquio orale ha analogo e significativo contenuto disciplinare delle prove scritte.

Gli strumenti compensativi ammessi durante le prove

Possono essere ammessi a titolo compensativo a fronte delle difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo i seguenti strumenti:

  • programmi di video scrittura con correttore ortografico o il dettatore vocale, nei casi di disgrafia e disortografia;
  • programmi di lettura vocale, nei casi di dislessia;
  • la calcolatrice, nei casi di discalculia;
  • ogni altro ausilio tecnologico giudicato idoneo dalla commissione giudicatrice.

Tempi aggiuntivi per lo svolgimento della prova

I tempi aggiuntivi concessi ai candidati non eccedono il cinquanta per cento del tempo assegnato per la prova.

Considerazioni di AID sul decreto

"Non possiamo che applaudire a questa norma che finalmente assicura i giusti strumenti ai candidati con DSA nei concorsi pubblici nazionali, regionali e locali, un risultato da lungo tempo atteso - commenta Andrea Novelli, presidente dell’Associazione Italiana Dislessia - Evidenziamo però alcune criticità del decreto attuativo nella speranza che possano essere rapidamente superate. I candidati con DSA, infatti, dovranno passare al vaglio delle commissioni medico-legali delle Asl per ottenere gli strumenti compensativi e il tempo aggiuntivo, mentre, per esempio, nel recente decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle patenti di guida, com’è giusto, per avere diritto agli strumenti sono giudicate sufficienti le certificazioni diagnostiche di DSA ai sensi della legge 170/2010 e così pure nel recentissimo decreto relativo all’esame per l’accesso all’Ordine degli avvocati firmato dalla Ministra della Giustizia nella parte che riguarda i candidati con DSA. Gli stessi strumenti nel decreto attuativo sui concorsi pubblici sono legati al singolo disturbo e non al profilo funzionale della persona con DSA, come sarebbe corretto. Confidiamo che queste proposte di modifica possano essere subito accolte".

Scarica il decreto ministeriale

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